SEO e Inbound Marketing: cosa sono e a cosa servono?

INBOUND MARKETING & STRATEGIE WEB

Come migliorare la tua strategia di inbound marketing e la visibilità nei risultati di ricerca? Scopri gli strumenti necessari per affrontare al meglio una strategia in ottica SEO & SEM e portare più traffico al tuo sito web.

Cosa è l’inbound marketing?

Il termine Inbound marketing indica una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti (outside-in) in contrasto alla modalità tradizionale, detta anche outbound marketing (inside-out) che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. Con l’Inbound si passa dall’ Interruption al Permission Marketing: l’audience va conquistata fornendo contenuti interessanti e utili per il target di riferimento, non interrotta.Gli strumenti di cui l’Inbound marketer si avvale sono:

  • il contenuto (che sta alla base di qualsiasi strategia);
  • la SEO (Search Engine Optimization);
  • Il Social Media Marketing;
  • l’email marketing;
  • il SEM.

Fonte: Inbound Marketing su Wikipedia.[

Sempre più spesso sentiamo parlare di SEO e inbound marketing, ma prima di scrivere cosa sono e a cosa servono è necessario dire che sono poco utili se non si ha un sito di qualità.

Cosa è l’INBOUND MARKETING?

“Il termine Inbound marketing indica una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti (outside-in) in contrasto alla modalità tradizionale, detta anche outbound marketing (inside-out) che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. Con l’Inbound si passa dall’ Interruption al Permission Marketing: l’audience va conquistata fornendo contenuti interessanti e utili per il target di riferimento, non interrotta.”

definizione tratta da Wikipdia

Cosa è la SEO?

“Con il termine ottimizzazione per i motori di ricerca (in lingua inglese Search Engine Optimization, in acronimo SEO) si intendono, nel linguaggio di internet, tutte quelle attività volte migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca (quali ad es. Google, Yahoo!, ecc.) al fine di migliorare (o mantenere) il posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web.”

definizione tratta da Wikipdia

Sappiamo bene che dieci anni fa il web era molto diverso da quello che vediamo oggi. Dopo i primi anni del 2000, molte aziende hanno iniziato a ritenere opportuno dotarsi di un proprio sito web, spesso vetrina, attraverso il quale si  poteva far conoscere la propria azienda. A quel tempo inserirsi on line significava in primo luogo realizzare il proprio sito internet, o meglio pubblicare uno spazio autonomo che fosse in grado di rappresentare l’azienda nei suoi aspetti principali. In pochi casi succedeva esponendo prodotti o servizi utili all’utenza o al potenziale cliente. Un bel sito, ben fatto e completo, curato nell’organizzazione delle informazioni e ricco di contenuti tematizzati, era spesso più che sufficiente per assicurare una discreta visibilità all’azienda rappresentata.

Oggi tutti hanno un sito web basato su questi requisiti. Essere on line non è più materia sufficiente per raccogliere una buona visibilità, e bisogna quindi cercare ciò che fa la differenza per il business di un’impresa o di un’azienda. In sintesi: un sito web non basta, deve ricevere traffico qualificato ed essere fatto in maniera tale da trasformare l’utente in contatto/cliente.

Realizzare un buon sito web è un  prerequisito indispensabile, ma essere presenti non è più abbastanza per garantire una reale visibilità. Il sito deve essere in primo luogo ben posizionato sui motori di ricerca o ben pubblicizzato attraverso campagne di search marketing o altri canali in grado di intercettare la domanda latente (ad esempio Facebook Ads); Una volta portato l’utente sul proprio sito, dobbiamo portarlo verso il nostro obiettivo assicurandoci che struttura e contenuti siano capaci di raggiungere traguardi ed incrementali di breve, medio e lungo periodo, con il massimo potenziale e il minimo investimento. Ecco perchè è fondamentale che il sito web sia realizzato da un esperto di marketing: solo così il sito sarà un investimento e non una spesa.

Quali potrebbero essere obiettivi e strategia? Anzitutto determinare una metrica SEO che sia capace di avviare una crescita progressiva dei contatti e del traffico in ingresso sul sito, per portare, in un lungo o medio periodo, buoni livelli di visibilità nel settore preposto. Ottenere quindi per le proprie pagine le migliori posizioni nell’indice organico di Google; e contestualmente, stimolare la massima risonanza dei propri contenuti sui principali Social Network.

Qui entra in gioco l’inbound marketing, ossia quel ramo del web marketing in grado di generare traffico in ingresso sul sito e trasformare gli utenti in clienti.

Inbound marketing ossia come “essere trovati” dai vostri potenziali clienti e accompagnarli in un processo di acquisizione

L’unica strategia a prova di Google?

Gli operatori del SEO sono spinti ad utilizzare tecniche potenzialmente rischiose per avvantaggiare i vostri siti, andando pertanto contro alcune tra le principali linee guida fornite dallo stesso Google, che naturalmente scoraggia e combatte le tecniche di manipolazione dei risultati condotte tramite operazioni assimilabili allo spamming.

Esiste ormai da diversi anni un modo potente per far crescere il dominio del vostro sito web senza incorrere in alcun rischio di sanzione da parte di Google, un metodo che al contrario viene ritenuto dallo stesso motore di ricerca come l’unico realmente valido per ottenere maggiore visibilità per un sito internet.

Naturalmente il confronto tra l’industria del  Seo e Google sarà sempre ricca di nuovi esperimenti, contrapposizioni, opinioni disparate; come anche alcuni suggerimenti concreti più o meno validi per ottenere determinati effetti sull’indice di ricerca.

C’è solo un metodo che non cambierà nel corso dei prossimi 10 anni; una strategia, che permette risultati concreti con posizionamenti stabili e duraturi nel tempo. Il trucco è che non vi è alcun “TRUCCO”, ma solo duro lavoro, competenza, studio e aggiornamenti formativi continui.

Oggi la Seo è molto cambiata rispetto agli anni passati. Google ha introdotto nuovi fattori di posizionamento tra qui il concetto di freshness ossia freschezza dei contenuti: questo vuol dire che un blog aggiornato contribuisce notevolmente, oltre ad altri fattori, al posizionamento giusto del sito.

Noi proponiamo un  percorso di crescita concreto, supportato dalla strategia SEO tradizionale, ma misurabile e scalabile, impostiamo un autentico percorso di crescita editoriale del sito aumentandone la promozione. Il vostro sito riceve subito un’ottima valutazione da motore di ricerca Google; verrà crescere le sue conversioni perché avrà autonomamente occupato un posto di rilievo nel vostro settore di competenza.

Le fasi salienti di un intervento di inbound marketing sul vostro sito web sono:

  • Una preliminare analisi del vostro settore specifico e canalizzare gli interventi;
  • Analisi delle ricerche che gli utenti fanno sui motori di ricerca e conseguente creazione dei contenuti sulla base dei loro interessi e delle loro aspettative;
  • Preparare in anteprima la messa in opera di pubblicazione con contenuti tematizzati redatti in modo specifico per il settore preposto in modo da assecondare le linee di crescita del progetto web da promuovere;
  • Distribuzione capillare sui principali canali social e di pubblica condivisione, per ottenere il massimo dell’attenzione con l’apprezzamento finale del pubblico in target prestabilito;
  • Monitorare le metriche Seo interne ed esterne al dominio, in modo da registrare, anticipare e correggere la direzione della crescita innescata dal processo propulsivo determinato dalla campagna.
  • Ottimizzare le pagine di atterraggio per una migliore esperienza utente possibile con la creazione di percorsi di      navigazione studiati ottenendo la massima conversione in vendite e contatti.

Vediamo alcune caratteristiche degli strumenti di inbound marketing più diffusi:

Google Adwords: inbound marketing a due o tre zeri

L’80% della rendita di Google proviene dalle così dette AdWords. Le campagne AdWords negli ultimi anni hanno stravolto una lunga serie di competitor per aggiudicarsi spazi all’interno del motore di ricerca, si sono “inventati” non solo un’asta ma hanno anche inserito dei fattori premio legati alla coerenza con la quale si identificano gli utenti.

Strutturalmente, una campagna AdWords è fatta in modo da definire l’area geografica appropriata, la lingua e il tipo di rete. È importante fare due campagne specifiche, una per ogni tipo di rete e una che unisca l’area geografica e linguistica alla quale si vuole arrivare.

Adwords consente di raggiungere più utenti? Senz’altro sì. Porta risultati in termini di click e visite al sito? Raramente, solo in occasioni di offerte particolarmente allettanti e solo a fronte di un grande investimento (come minimo a due zeri).

SEO: l’importanza della long tail

E poi c’è la SEO, ossia il lavoro che ti consente di arrivare nelle prime posizioni naturali dei risultati di ricerca, senza pagare e con risultati a lungo termine. Porta risultati in termini di click e visite al sito? Sì, enormi risultati!

Per trovare le parole chiave più adatte (keywords), per indicizzare al meglio la vostra attività on-line, esistono diversi strumenti in continua evoluzione.

Una delle strategie da applicare per la scalata alla SERP, è senza dubbio quella di puntare sui motori verticali: news, immagini, video. Tutti hanno la caratteristica di potere essere indicizzati su Google. Oltre a scrivere articoli per il tuo blog, per aiutarti nell’indicizzazione, potresti fare un video o mettere un’immagine accattivante per portare traffico sul tuo sito.

 

QUELLO CHE DEVI SAPERE SULLA LA TEORIA DELLA LONG TAIL (coda lunga)

Il termine long tail viene utilizzato la prima volta da un giornalista di nome Chris Anderson nel 2004 in un articolo sulla rivista WIRED.

Secondo questo scrittore, il business on-line si basa sui prodotti di nicchia, cioè tutti quegli articoli riservati a pochi appassionati, che è difficile trovare in un semplice negozio, ma possono fruttare se trovati in un negozio on-line, in quanto la clientela è di ampio raggio, non di un territorio circoscritto. Con questi prodotti riservati, i rivenditori on-line possono avere ottimi guadagni, rispetto alla vendita dei prodotti di merci semplici trovabili con facilità e concorrenziali.

Un utente quando fa una ricerca sul web predilige sicuramente parole chiave che ritiene per lui significative ed attinenti a ciò che sta cercando.

Con le short Tail Keyword (parole generiche composte da un solo termine) hanno una concorrenza alta e raggiungono un buon posizionamento ma con costi elevati.

Con le long Tail Keyword (parole chiave composte da quattro o più termini) con una frequenza di ricerca bassa, generano un volume alto di visite al sito se vengono sommate, ed hanno bassa competitività.

In conclusione possiamo dire che scegliere delle parole chiave specifiche piuttosto che generiche, generano con molta concorrenza un minor tasso di conversione.

La teoria della “coda lunga” è sicuramente una tematica di grande attualità, argomento importante nella web economy. Su Google, non possiamo essere sempre i primi in ogni ricerca, ed è sicuramente molto utile occuparsi di termini specifici in modo da sfruttare al meglio le nostre vendite ed i contatti. Chi cerca una parola chiave “a coda lunga” è consapevole maggiormente delle proprie esigenze ed è più predisposto all’acquisto definitivo.

Ogni giorno vengono sviluppati nuovi tools, certamente interessanti, ma la vera differenza la fa l’Inbound Marketing, perché in molti settori la SEO da sola non è sufficiente.

Contenuti: investire tutto sul tutolo di pagina

Catturare l’attenzione dell’utente/lettore non è facile. Fare in modo che legga l’articolo fino in fondo, e che ne sia interessato dipende molto dal titolo.

Bisogna partire da un buon titolo e:

  • Spiegare (con poche parole).Esporre l’argomento della pagina in modo coinciso ed esauriente.
  • Incuriosire. L’utente deve essere subito coinvolto in modo che legga tutto il resto dell’articolo.
  • Affascinare. Il lettore si può coinvolgere con termini semplici ma emozionali.

Questi sono fattori psicologici ma importanti, ma non dimentichiamoci di utilizzare la keyword principale!

Partendo da questi punti è possibile strutturare una campagna di inbound marketing di successo, chiaramente se supportata da un sito web navigabile, dal design piacevole e dal caricamento abbastanza veloce.

Siete pronti ad aumentare traffico e clienti? Contattateci per saperne di più.